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Amaterasu | Il segreto della rinascita


Stanca. Sfinita. A volte sei così stanca che ti pesa persino riconoscere che sei stanca. L'unica cosa che vorresti è chiuderti da qualche parte e sparire.

Ti sei mai sentita così? Se sì sei in buona compagnia. So che ti senti come se fossi l'unica al mondo a sentirsi così. Forse pensi che nessuno possa capirti.

In realtà quello che provi è così comune che esiste un mito che racconta proprio quella sensazione. Mettiti comoda, te lo racconto.


Amaterasu: la rinascita del Sole



Narra la leggenda che Izanami e Izanagi, la coppia divina, ebbero tre figli. La prima e la maggiore di questi era Amaterasu. Era così incredibilmente bella e brillante che fu messa a regnare sul sole e sul cielo diurno, mentre i suoi fratelli Tsukuyomi e Susanoo regnavano, rispettivamente, sulla luna e sulle tempeste.


Tutto era perfetto, se non fosse che Susanoo, dopo un litigio con la sorella, scatenò i suoi poteri sulla Terra, distruggendone buona parte. Affranta e incapace di sopportare la vista di tanto dolore, Amaterasu si rifugiò in una grotta inaccessibile, portando con sé la luce del sole. Fu così che nel mondo arrivarono il buio, la morte, il dolore.

Le altre divinità cercarono in ogni modo di convincere la Dea a uscire dalla grotta e riportare la luce nel cielo, ma lei era irremovibile.


Fu Uzume, la Dea dell'alba, della gioia, della musica e della danza a trovare una soluzione. Appese all'uscita della grotta un grande specchio e un gioiello e organizzò una grande festa con tutte le divinità. La musica e le danze si sentivano in tutto il cielo, dal momento che gli Dèi presenti alla festa erano più di ottocento. Uzume cominciò a danzare sfrenatamente, fino a scoprire il suo corpo. Questo suscitò l'ilarità delle divinità e la curiosità di Amaterasu, che aprì la grotta e, vedendosi nello specchio, rimase incantata dalla sua bellezza. A quel punto gli altri Dèi chiusero la grotta e convinsero la Dea a restare tra loro permettendo al Sole di rinascere. Da quel momento non ci fu più buio nel cielo. Amaterasu e il Sole rinascono di continuo per portare la luce nel mondo.


Quando il dolore ti spegne


Amaterasu si chiude nella grotta in seguito a un grande dolore. Ti è mai successo qualcosa di simile? Quando la sofferenza è molta, e non siamo in grado di sopportarla, finiamo per fare come Amaterasu. Chiudiamo il nostro cuore, la nostra luce, in una grotta. Per proteggerlo, in parte, ma anche perché non siamo capaci di combattere in quel momento per noi stessi o per il nostro mondo. Del resto, nessuno ci ha mai insegnato come si fa: ci dicono come fare per essere brave persone, per essere educate, ma di certo non ci insegnano come ci si difende dalla sofferenza e come si combatte per i nostri diritti.

La Dea del Sole chiude la grotta e noi chiudiamo il cuore. E' così che, giorno dopo giorno, moriamo dentro.

La vita ha colpito, forse a causa di qualche persona di cui ci fidavamo, o più semplicemente, perché è fatta così, e il dolore da sempre accompagna la gioia.


Lo stratagemma di Uzume


Uzume rappresenta quella parte di noi indomita e ribelle, che sa vedere il bello nelle cose ed è pronta a mostrarcelo. Sceglie uno specchio, perché sa che c'è un solo modo per rinascere e far brillare la nostra luce. Vederci per quello che siamo realmente. Comincia a danzare, gioiosamente e senza freni: lo fa fino a perdere i vestiti (le maschere che la società ci ha imposto, ingabbiandoci in ruoli che non ci appartengono). Questo incuriosisce la Dea del Sole, che spunta fuori dalla sua grotta. Ad attenderla, uno specchio.

Eccoti, sei così, sei bellissima e luminosa, non permettere a nessuno di spegnerti!

Amaterasu si convince, il dolore si attenua, il Sole ritorna.


La rinascita


E' così che funziona la rinascita: il dolore ci spegne, la gioia ci riaccende. Il buio ci impedisce di vederci per quello che siamo. La luce e il riflesso dello specchio ci mostrano la realtà e quando vediamo la nostra luce ne restiamo affascinate. Perché ci hanno detto che siamo sbagliate, che dobbiamo tacere, che il dolore vince. Ma ora vediamo che non è così: la nostra luce risplende, il sole torna nel cielo, torniamo a vivere!


Ogni momento è un nuovo inizio (T. S. Eliot)

Parlare di rinascita è semplice, non altrettanto lo è rinascere davvero. Amaterasu ci insegna un'altra cosa, con la sua storia. Non c'è nulla di male a chiedere aiuto ad altre persone. Persone che ci vedono per come siamo realmente, che ci amano e che fanno di tutto perché noi stiamo bene. A volte, se serve, anche a professionisti che sappiano come prenderci per mano e accompagnarci davanti al nostro specchio.


La voce della Dea


"Ho chiuso me stessa nel buio più profondo, dove non avrei visto nulla, dove il dolore non mi avrebbe più raggiunta. Mi sono imprigionata per proteggere il mio cuore, e la luce si è spenta.

Ma l'alba sorge sempre, e la sua musica ha raggiunto anche me. Ho scelto di aprire la grotta, ho scelto di rinascere. E quando ho aperto e mi sono vista, la mia luce mi ha abbagliata. Non credevo di essere così bella, non sapevo vedere se non con gli occhi degli altri. Ma lo specchio non inganna, non mente. Chi sono io per togliere al mondo la possibilità di vedere la mia luce? Io sono la Dea del Sole, io illumino il mondo. Io illumino me stessa.

Io rinasco.

Ogni giorno."


Ti è piaciuta la storia di Amaterasu? Un'altra Dea del Sole che ha nascosto per un po' la sua luce è Paivatar: trovi QUI la sua storia.




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